RE-VISIONE - Sharknado 5 - Global Swarming


Sulla mia pagina FB, "Il Nerdastro", ho inaugurato una piccola rubrica, all'hashtag #NerdezzaUrbana, dove tratto di tutti quei filmacci di serie dalla C alla Z che infestano piattaforme come Netflix e da anni sono un incubo per gli appassionati di Home Video.
Questo appuntamento di "Nerdezza Urbana" è assolutamente speciale e perciò eccezionalmente ne tratto qui, sul mio blog, come a concedergli una sorta di meritorio palco d'onore.
Perché da cinque anni a questa parte il trash ha il suo personale tormentone estivo, il suo apocalittico Santo Graal, quello "Sharknado" croce e delizia del buon gusto cinematografico di chiunque.
Una di quelle cose da Odi et Amo, impossibile da evitare, perché almeno una volta nella vita bisogna avere il coraggio di affrontare la bestia e guardarla dritta negli occhi, sperando di non esserne divorati a nostra volta.
Nato come divertissement del canale SyFy e prodotto dalla Asylum, la casa di produzione ormai punta di diamante se si parla di trash, il successo del primo "film" (le virgolette ci vanno eccome) ha dato vita ad una saga inarrestabile giunta al suo quinto annuale capitolo.
Ogni estate uno Sharknado, ancora più folle, ancora più volutamente spazzatura dei precedenti.
Eppure, come vi direbbe un procione se potesse parlare, c'è spazzatura e spazzatura, e Sharknado è spazzatura pregiata.
Perché nasce volutamente per esserlo, non si è mai, sin dal primo minuto del primo film, preso sul serio, anzi.
L'intento degli autori era farlo proprio così, ignorante e trucido, eccessivamente surreale al limite estremo del cartone animato violentissimo, tanto da risultare inevitabilmente spassoso.
Questa mancanza di supposta serietà è la chiave del successo di Sharknado e al tempo stesso la nota di partenza per l'ottovolante di follia sempre più borderline dei suoi realizzatori.
Infatti ogni seguito è stato un continuo superarsi del capitolo precedente in quanto a stranezze ed eventi assurdi.
Questo quinto film non fa differenza, e al netto di quelli che l'hanno preceduto, alza il tiro e osa l'inosabile.
Porta la minaccia dello "Squalo Tornado" a livello mondiale, partendo da una palese atmosfera parodia di Indiana Jones (con tanto di cappello e frusta mostrati in una scena) per concludersi con un viaggio intorno al globo, mandando a farsi benedire, non più solo la fisica, ma anche lo stesso concetto di spazio-tempo.


Non ha più limiti, questa saga, e ormai il gruppo di attori e regista è talmente consolidato che si può permettere qualsivoglia faccia tosta espressiva.
Quindi ecco apparire un gruppo di amazzoni guerriere anti-Sharknado, un supergruppo che ha trovato tracce ataviche della lotta dell'uomo contro questa calamità, e sa che solo un eroe può sconfiggere la Bestia, quel Fin Shepard che ormai ha assunto il ruolo del predestinato, con tanto di benedizione papale. Perché questo "giro del mondo in 80 squali" parte da Londra, passando per Sidney, Rio e Roma. E' una corsa senza sosta, ricca di apparizioni speciali, da Bret Williams, il leader dei Poison qui nei panni di sé stesso, a Olivia Newton John, scienziata al limite del tamarro, da Chris Kattan, primo ministro inglese, a Tony Hawk, agente speciale del team anti-Sharknado.
Con la scusa della totale assenza di serietà, ci si permette di parodiare i discorsi politici di Trump, di far interpretare la Regina Elisabetta II a Charo e il Papa a Fabio, il famoso modello di fotoromanzi.


Niente e nessuno è intoccabile in Sharknado, e ovviamente nessuna moda del momento sfugge alla sua lente distorta, quindi se ad un certo punto una delle protagoniste salta da un aereo vestita come Wonder Woman, penso che nessuno abbia seriamente a stupirsene, non arrivati al quinto film, perlomeno.
Ci sarebbe anche da dire qualcosina sul cliffhanger finale, perché ricordate quando ho detto che questo capitolo della saga osa l'inosabile? Beh, lo fa per davvero e se non mi credete sulla parola, guardate con i vostri stessi esterrefatti occhi cosa si sono inventati per chiudere il film con un sonoro "To Be Continued", scritto con caratteri che non lasciano dubbi sull'ennesima parodia messa in scena.
Ebbene sì, avremo anche un sesto Sharknado e vi posso assicurare una cosa: esteriormente farete pure finta di nulla, snobbandolo come robaccia, ma se anche voi, come il sottoscritto, siete ormai assuefatti a questo trash di culto, in realtà, nell'anima, non vedrete l'ora che sia l'estate 2018, per farvi mordere ancora una volta, mai una di troppo!

SHARKNADO 5 - GLOBAL SWARMING

Diretto da Anthony C. Ferrante
Con Ian Ziering, Tara Reid, Cassandra Scerbo

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