ANCORA UNO POI BASTA - Slasher


L'appassionato di horror è per sua stessa natura un filino masochista.
Guarda e riguarda sempre le stesse cose, sperando in qualche modo che il risultato cambi di misura.
Ma in realtà accade talmente raramente che le eccezioni sono la mosca bianca.
E questo Slasher non è una di quelle eccezioni, anzi.
E' la fiera del cliché di genere più puro, ed è per questo motivo che non si può non amarla!
Lo so, pensavate che con quell'incipit mi preparassi a parlarne male, e invece è tutto il contrario.
Questa serie, prodotta dal canale tematico Chiller e proposta qui in Italia da Netflix, ormai casa e rifugio di tante chicche da scoprire, rappresenta l'ennesima conferma che l'horror non è solo effimera fiamma destinata a spegnersi nell'arco di una novantina di minuti, ma che, se saputo interpretare, è capace di essere ingabbiato nell'arco di una stagione telefilmica, con un inizio e una fine.
Perché va bene l'orrore ma per essere gustato appieno ci deve essere un climax e poi il giusto finale.
Lo dimostra American Horror Story e ci ha provato Scream Queens, entrambe serie antologiche create da Ryan Murphy, sperimentatrici di folli e sopra le righe soluzioni visive e narrative.


Ma Slasher è diverso, Slasher non cerca di riscrivere praticamente nulla, anzi.
La fonte d'ispirazione è chiara, lampante sin dal titolo. Il cinema slasher, quello che vive della pura esibizione di corpi morti in fila, dove un assassino seriale colpisce senza soluzione di sorta, e che ha fatto la fortuna di personaggi come il Jason Voorhees di Venerdì 13 e il Michael Myers di Halloween.
E proprio Carpenter è il regista più omaggiato dalla serie, con tanto di sequenza in soggettiva in apertura dell'ultimo episodio.
Non si vuole ridefinire nulla in questo serial creato da Aaron Martin, solo far vedere come il genere sia più vivo e attivo che mai, e che gli appassionati devono necessariamente guardare.
Ritroveranno in questi 8 episodi tutto il divertimento di produzioni del genere, proprio perché è tutto impostato per essere familiare e congeniale.
Le morti sono esibite, non c'è vuota censura di sorta solo perché, beh siamo in tv.
No, Slasher mostra e dimostra in una gara alla morte più violenta e assurda, senza lesinare su nessuno. Basta vedere i primi minuti del primo episodio, con la carneficina che da vita a tutto, per capire. E lo dconferma la struttura di base stessa, sin dal plot.
Una bella ragazza (la Katie McGrath vista in Supergirl e Frontiera), con coniuge al seguito, ritorna nella sua città natale, Waterbury, la classica cittadina della provincia americana, tranquilla e noiosa. A scuoterne la pace arriverà di lì a poco l'azione omicida del Giustiziere, un assassino mascherato che mieterà vittime seguendo lo schema dei sette peccati capitali.
Come se non bastasse, questo assassino pare essere un emulatore. Perché la cittadina ha già avuto il suo Giustiziere, anni prima, che ora è in carcere. Spetterà alla protagonista scuotere l'alveare di segreti e bugie che il paese nasconde.
Come dite, che ci sono decine e decine di film horror con questa trama?
Appunto.
Una variante, se così possiamo definirla, è che i protagonisti sono praticamente tutti adulti, anziché la solita noiosissima compagine di ragazzetti adolescenti tutto ormoni e nulla cervello.
Ma non temete: anche in Slasher le cadute di logica saranno all'ordine del giorno, come giusta contrapposizione all'apparente invincibilità del misterioso killer.
8 episodi con un inizio e una fine, e la seconda stagione è già in cantiere, con nuovi protagonisti e nuove storie da raccontare, tra un omicidio splatter e l'altro.
Slasher, insomma, è la serie per appassionati tutta da scoprire, sopratutto in estate, la stagione migliore per cogliere la pura essenza d'intrattenimento del cinema horror al sangue.
Del resto, ancora oggi non vi sentite forse un poco orfani della "Notte Horror" che Italia 1 proponeva negli anni 90?

SLASHER - Stagione 1
Disponibile su Netflix

Creata da Aaron Martin
Con: Katie McGrath, Steve Byers e Patrick Garrow.

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