IO LEGGO FORTE - Il Grande Diabolik (Estate 2017) "Punto di Rottura"



C'è qualcosa di proverbiale, nell'immaginario collettivo italiano, nel rapporto tra Diabolik ed Eva.
Sin da quando è nata, nel lontano 1963, la coppia regina del crimine ha sempre trasmesso quel senso di assoluto che ne ha sancito il successo.
Entrambi complici, entrambi glaciali di fronte al pericolo, entrambi disposti a dare la vita per il partner.
Non si sono mai sposati, Diabolik ed Eva, ma la loro unione è sempre stata vista dal lettore come qualcosa che non ha bisogno di un pezzo di carta per essere sancito.
Naturalmente, come per tutte le coppie, sono arrivati negli anni i momenti difficili e le incomprensioni, che hanno portato a scontri anche violenti, quando ancora le Sorelle Giussani stavano costruendo l'impianto di una relazione destinata a fare Storia.
E proprio i lettori storici di DK non sono certo digiuni, nell'arco di quasi 800 avventure, ai litigi e alle separazioni dei due.
Solitamente il tutto nasce da una infelice comunanza di intenti ed eventi, una situazione di base che porta una invisibile ma ferale tensione tra i due, il che li porta ad allontanarsi, per poi ritrovarsi, una volta risolto il tutto, ancora più innamorati che pria nelle ultime pagine dell'albetto.
Su queste basi, e con tanto riverbero che ha accompagnato l'uscita di questo nuovo speciale estivo del personaggio, questo "Punto di Rottura" ha fatto tremare i polsi a più di un appassionato (tra cui il sottoscritto, lo ammetto).
Citando direttamente la quarta di copertina: "Era già successo che il cinismo di Diabolik si scontrasse con l'etica di Eva Kant. Era già successo che simili scontri portassero la coppia molto vicino ad una crisi. Ma prima d'ora non era mai successo che superassero il punto di rottura."

Ma quella imbastita dallo sceneggiatore Roberto Altariva (su soggetto suo e di Tito Faraci) è in realtà una vicenda non cosi sconvolgente.
A ben guardare, a fine lettura, la copertina di Buffagni è un chiaro indizio sottinteso: cosi come le scale di Escher che il disegnatore ha preso come ispirazione, la storia si rivela un percorso che in realtà non porta da nessuna parte, in una narrazione assolutamente rassicurante.
Non siamo davanti ad una svolta epocale, non siamo davanti ad una pietra miliare nella grande produzione del personaggio, anzi.
Come abitualmente accade con gli speciali estivi, ad un certo punto, un vecchio personaggio diverrà il motore centrale della vicenda, sino allo scontato epilogo.
Da questo punto di vista, anche lo svolgimento, tirate le somme, suona sciatto e ripetitivo.
La sceneggiatura, nelle sue dovute spiegazioni sul finale, perde rapidamente di efficacia, trovando, più che sul lato umano, pieno costrutto solo attraverso un uso pressoché esagerato di mezzi tecnologici, ad un ritmo quasi esasperante, e si che parliamo di Diabolik, che coi gadget ci ha costruito sopra tutta una carriera criminale!
Una lettura che non mancherà di rilassare ed intrattenere il vacanziero sotto il solleone, ma che morde abbastanza il freno su chi ha con il Re del Terrore un appuntamento fisso in edicola.
Unica vera nota positiva, le matite di Barison, tra le migliori firme diabolike, che qui ancora una volta, da prova del suo saper tratteggiare il personaggio nei chiaro scuri che ne sono cifra stilistica.
Promosso, certo, ma con tanta riserva.
Voto 7

Il Grande Diabolik - Estate 2017 - "Punto di Rottura"

Soggetto di Tito Faraci e Roberto Altariva
Sceneggiatura di Roberto Altariva
Disegni di Emanuele Barison
Copertina di Matteo Buffagni

196 pagine - 4,90€

Disponibile in tutte le migliori edicole

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