IO LEGGO FORTE - La Bestia di Bruno Enna e Luigi Siniscalchi



Cosa rende affascinante la figura di un serial killer? I motivi (e relative obiezioni) potrebbero essere molteplici, ma volendo concentrarsi solo su uno di questi, potremmo dire che è il suo irrompere nella quotidianità, il suo infrangere la bolla di cristallo delle nostre certezze e sicurezze, il suo minare l’ordine costituito delle nostre giornate.
Esattamente come fanno Bruno Enna e Luigi Siniscalchi con il loro “La Bestia”, ultimo Romanzo a Fumetti Bonelli, approdato nelle edicole e nelle fumetterie da un paio di settimane.
Del canone bonelliano, in questa lunga e corposa storia di quasi 300 pagine, c’è solo la gabbia propriamente detta della tavola, la disposizione canonica delle vignette nella pagina.
Perciò, chi distrattamente dovesse sfogliare l’albo, magari attirato dalla sgargiante copertina, penserebbe di trovarsi di fronte ad una “classica” storia edita dalla Sergio Bonelli Editore.
Invece, una volta iniziata la lettura, ecco irrompere tutta una serie di elementi che minano questa certezza.
Dialoghi secchi, asciutti, da poliziottesco, venati di una immediatezza e una durezza insoliti, accompagnano delle tavole magistrali, totalmente efficaci al racconto, dove ogni vignetta riesce a portarci direttamente sulla scena dell’azione o del dialogo, senza lesinare nel saper tratteggiare emozioni e sensazioni dei protagonisti.
“La Bestia” è una storia che ruota attorno ad un serial killer, una storia che corre lungo il binario del tempo, ambientata a cavallo tra la fine degli anni ‘60 e quella dei ’90.
Una narrazione serrata, fatta di indagini, depistaggi, colpi di scena che Enna, questa l’impressione durante la lettura, si è decisamente divertito a scrivere, come da lui stesso affermato durante la presentazione dell’opera alla Libreria Azuni.
Un omaggio a tanto cinema di serie B (la copertina è proprio un omaggio alle atmosfere e alle locandine di quel certo cinema di genere, tanto caro a Tarantino e Soci), di quello capace di intrattenere e farsi amare dal pubblico, proprio per il suo essere viscerale. Ma al tempo stesso “La Bestia” non indulge nel peccato, non troverete mai tavole fini a se stesse, non troverete mai del gore compiaciuto, tutt’altro.

Quello su cui gli autori non hanno lesinato è proprio la spina dorsale di queste storie, ossia la caccia all’assassino e come questo turbi, destabilizzi, mini la psicologia dell’inseguitore, lo costringa a guardarsi dentro di sé, a guardare il proprio abisso, prima ancora che quello della sua preda, ritornando sempre a quella morale iniziale di perdita delle certezze, per certi versi ancora più spaventosa dei delitti stessi.
Un Romanzo a Fumetti riuscitissimo, proprio per non essere la classica storia Bonelliana da edicola e al medesimo rimanendo ben salda nella tradizione di intrattenimento intelligente che la SBE ha sempre portato avanti nella sua storia editoriale.

Un balenottero che non può assolutamente mancare nella libreria degli appassionati di Fumetto Italiano, e più in generale in quella di ogni buon appassionato di thriller.


“LA BESTIA” DI ENNA/SINISCALCHI
SERGIO BONELLI EDITORE, 288 pagine, 9,90€

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