#ReceVeloce - The Best Of (12/12 - 23/12 2017)



Eccoci al nuovo appuntamento con il meglio di #ReceVeloce, la rubrica di recensioni veloci e random che trovate sui profili social de "Il Nerdastro" (link come sempre in coda all'articolo).
Anche stavolta una pausa più lunga del solito, ma quando si è da soli a gestire tutto, alle volte i troppi impegni finiscono per portar via più tempo del previsto.
Ma niente tragedie greche e andiamo a cominciare!




SECRET EMPIRE #2
Non so perché, ma stavo dimenticando di recensire questo nuovo numero della saga sulla pagina.
E sì che di cose ne succedono!
Sentimenti, rivelazioni, complotti da ex spia russa, vecchi signori del crimine sempre spaventosi: di tutto un po', diciamo.
Se a questo aggiungete anche le sempre tenebrose pennellate di Andrea Sorrentino, capirete che questo numero, in fondo qualcosa d'interessante da proporre ce l'ha.
Più che altro a livello di sottotrame, necessarie certo, ma che tolgono, almeno a questa tappa, la scena alla storia principale.
Meno Cap, più un resoconto della situazione ormai dittatoriale ed opprimente che si sta andando a creare, sopratutto dopo la morte eccellente del numero scorso.
Se c'è un termine per riassumere questo #2, sarebbe "Speranza".
Ritrovata, perduta: fate voi.

Nota a margine: la poderosa splash page di pagine 14-15, vero cazzotto in un occhio (nel senso buono) e le ultime 3 tavole, firmate Rod Reis, vi daranno decisamente di che pensare in attesa del prossimo numero.
Nota a margine 2: la breve storia in appendice, col ritorno al Bugle di un certo burbero con le iniziali del nome tutte uguali, si fa notare anche perché a scriverla è tal Ethan Sacks, responsabile dei testi di quel "Old Man Hawkeye", che tanto attendo e del quale non smetto di parlarvi.
Secret Empire #2: Scritto da Nick Spencer e disegnato da Andrea Sorrentino e Rod Reis.
Edito da Panini Comics


PLATINUM END #1
Con decisamente colpevole ritardo (ma esiste davvero un tempo limite quando si tratta di una buona lettura da consigliare?), ho recuperato il primo numero di "Platinum End", edito da Planet Manga e che trovate ancora disponibile in edicola e fumetteria.
Platinum End è la terza collaborazione della coppia di autori Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, che molti di voi appassionati di manga conosceranno per "Death Note" e "Bakuman".
Quindi era logico approcciarsi a quest'opera con un pizzico di aspettativa, che, posso dirlo, è stata decisamente ripagata!
Platinum End parla di Mirai, un giovane che, nel giorno della cerimonia del diploma, ha deciso di suicidarsi.
Torna a casa, sale sul tetto del suo palazzo e si butta giù.
Sarebbe finita in quel momento, se non fosse che un attimo prima di toccare terra, Nasse, il suo angelo custode lo salva!
Non solo, decide di donargli delle ali e delle frecce, con le quali entrare nel cuore delle persone, il tutto allo scopo di fargli ritrovare la voglia di vivere e d'inseguire la felicità.
Ma c'è anche qualcos'altro che Nasse ha in serbo per Mirai...
Incuriositi? Lo spero, perché sin dalle prime battute questo manga non da assolutamente tregua al lettore!
Si passa senza soluzione di continuità dal depresso, reso magistralmente in poche vignette e pagine, al fantastico e infine al thriller, il tutto nel primo capitolo!
Arrivati a questo punto, la trama si fa subito avvincente, si inizia a profilare all'orizzonte una minaccia alla vita del protagonista e il colpo finale delle ultime pagine fa davvero venir voglia di mettere mano al prossimo numero.
Ma, perché un "Ma" ci deve essere, non è tutto perfetto, o quantomeno vivo di luce propria.
In qualche modo, leggendo tra le righe, ritornano quei topos alla base del successo mondiale che ha consacrato i due autori, quel "Death Note" che ancora, nel bene e nel male, fa parlare di sé (mi riferisco all'orrido film di Netflix, parlando di "male" N.d.N.).
La coscienza di sé, il Bene e il Male che siamo in grado di portare nel mondo se solo ci vengono forniti strumenti speciali e sovrannaturali (là un diario, qui delle ali e delle frecce), il concetto di Dio come essere che decide di vita e morte, il libero arbitrio e le scelte personali.
Senza dimenticare la scuola superiore come ambiente di base di tutto un costrutto più grande e il Deus Ex Machina della creatura di un altro mondo (là uno shinigami di nome Ryuk, qui un angelo dalle fattezze di una ragazzina chiamata Nasse) che può comunicare ed essere vista solo dal protagonista.
Tutto sin troppo familiare per non notarlo, eppure, nonostante questo, non riesco a vederlo propriamente come un difetto, anzi.
La storia funziona in maniera cristallina e chi siamo noi per impedire ai creatori di provare a raccontarci qualcosa di nuovo prendendo in prestito qualcosa di vecchio?
La risposta saprà darcela solo il risultato finale, per il momento trovo che siamo di fronte ad un prodotto maturo, con delle commistioni particolarmente indovinate tra leggerezza, rappresentate dal buffo angelo Nasse, e crudezza (la sequenza della morte della zia è degna di un horror vero). Ma sopratutto con una trama che appare già molto solida ed appassionante, con tutta una serie di giuste questioni poste al giusto momento (nonostante il trucchetto delle informazioni sui poteri e sugli oggetti donati centellinate quando servono e mai prima, altro topos che ancora una volta richiama il passato).
Un primo numero che promuovo, insomma, e che consiglio a tutti gli appassionati, non solo di manga.
Sinora sono stati editi solo 7 numeri, che Planet Manga proporrà a cadenza bimestrale.
Il prossimo gennaio arriverà il secondo e vedremo di riparlarne.
Per il momento, voto 8!
Platinum End #1: Scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata.
Edito da Planet Manga/Panini Comics


DRAGONERO #55
(IL RISVEGLIO DEL RINNEGATO)
Numero importante questo 55 di Dragonero.
Per più motivi e livelli.
Prima di tutto, qui si chiude il prologo alla "Saga delle Regine Nere", al debutto il prossimo mese e pronte a listare a lutto l'Erondàr, sin dalla grafica di copertina.
E se ai testi troviamo un ispiratissimo Vietti, che replica l'ottimo lavoro di sceneggiatura dello scorso numero, quelle che colpiscono maggiormente l'attenzione sono le tavole di Riccardo Crosa, autore anche del numero #54 e della prima uscita di "Adventures", che in questo "Il Risveglio del Rinnegato" raggiunge nuoviu picchi qualitativi altissimi, sia in termini di narrazione visiva che d'impatto sul lettore.
La citazione ad Adventures, la serie Young con le avventure del giovane Ian, non è a caso e viene esplicitata anche nell'introduzione alla storia. Si crea una canonica continuity col passato, grazie proprio all'intervento di Crosa, che nelle vignette di pagine 9, 30 e 76 ci propone dei flashback presi di petto per citazioni, fisionomie e stile dalla neonata serie.
Ma non è solo questo: come facevo notare nella ReceVeloce di "Uccisori di Draghi", lo stile architettonico della tenuta agricola di Silveridhe è rispettato con precisione certosina, a conferma dell'enorme lavoro di ricerca che sta dietro a questo fumetto.
Prima ho parlato di narrazione visiva e in questo senso procedendo con la storia si tende a raggiungere, pagina dopo pagina, un livello di tensione sempre più alto.
Quasi impalpabile, in prima battuta, dato che l'albo si apre con una cena conviviale, ma procedendo si capisce che siamo di fronte alla proverbiale quiete prima della tempesta.
E che tempesta, aggiungerei!
Il ritmo della narrazione sale, sempre di più, e con esso l'estro di Crosa che inizia a consegnarci tavole sempre più cupe, dai toni sempre più oscuri e dalla regia densa, senza un attimo di tregua.
Per poi esplodere di potente spettacolarità sulle note finali, con due splash page ad esemplificare per tutte le altre: quella di pagine 80-81 che lascia senza fiato e quella di pagine 96-97 che invece colpisce duro, con tutto il suo carico di potenza di fuoco, inteso come sviluppo della storia che verrà.
"Siamo solo all'inizio e già dovete iniziare a tremare!", sembrano urlare a pieni polmoni.
Te lo senti nelle ossa di lettore che siamo decisamente ad un epocale punto di svolta per la serie, di quelli da cui forse non si torna più indietro. E non possiamo che esserne felici!
Le Regine Nere non potevano avere introduzione migliore.
Qualche giorno fa Stefano Vietti qui sul social ha scritto: "Temo che vi stiamo viziando non poco con Dragonero".
Alla luce di questo albo, e di ciò che si prospetta all'orizzonte per il nostro eroe e per la serie tutta, che continua il suo percorso costante di crescita, consegnandoci albi uno migliore dell'altro, non posso che essere assolutamente d'accordo!
Appuntamento al prossimo mese, con la prima tappa di un viaggio al quale non vorrete assolutamente mancare!
PS: piccola nota a margine, ma doverosa oltre modo, per le tavole di Bignamini col il flashback "storico" (pag.56-61), equilibrato stacco con il lavoro in crescendo di Crosa, precise e nette, sia in termini di dettagli che di effetto, proprio come un suo ipotetico equivalente cinematografico.
Particolare non da poco, in un albo che è un gioiello vero!
Il Risveglio del Rinnegato; Scritto da Stefano Vietti e disegnato da Riccardo Crosa.
Edito da Sergio Bonelli Editore


TEX #686
(LA CITTA' NASCOSTA)
Tito Faraci su Tex è sempre una vera incognita, a parer mio. Può azzeccare l'incipit ma perdersi nel finale, oppure viceversa.
Oppure ancora non imbroccarla per nulla, neanche per sbaglio.
Questa prima parte scivola via talmente liscia da non causare il benché minimo sussulto, né in bene né in male.
Lo leggi, prendi atto di tutte le pedine messe in campo, vedi questa cosa della Città Nascosta buttata lì con vaga inventiva e poco nulla. Spero migliori sensibilmente con la seconda parte, anche se mi aspetto ancora più azione rispetto a questo albo e niente più di questo. Salvo solo i disegni di Andrea Venturi che ci regala una buona prova, non al livello delle sue eccellenze migliori ma qui e lì delle buone tavole ci sono, tipo quella della grotta coi pipistrelli.
Voto 7, solo per quest'ultimo motivo.
La Città Nascosta: Scritto da Tito Faraci e disegnato da Andrea Venturi.
Edito da Sergio Bonelli Editore


OBI-WAN E ANAKIN
Penso che si parli troppo poco dell'attuale produzione a fumetti di Star Wars.
Fumetti che dimostrano in modo inequivocabile le enormi possibilità narrative di un universo infinito di possiblità come quello di Guerre Stellari.
Storie scritte in stato di grazia vera da un ispiratissimo Jason Aaron, con trame che vanno ben oltre l'iniziale e doverosa patina di fan service, illustrate da nomi come John Cassaday, Simone Bianchi, Stuart Immonen, Mike Deodato Jr., Leinil Francis Yu, Mike Mayhew, Jorge Molina, Salvador Larroca.
Senza dimenticare le miniserie, con autori come Greg Rucka, Kieron Gillen e Charles Soule, e disegnatori come Pepe Larraz, Phil Noto e il nostro Marco Checchetto.
Proprio riguardo all'artista veneziano, vi consiglio il volume che vedete in foto, da poco edito da Panini Comics Italia, che raccoglie la miniserie in cinque parti "Obi-Wan e Anakin", realizzata in coppia con il già citato Charles Soule ai testi.
Ammetto di averla persa ai tempi della prima pubblicazione sulle pagine di "Darth Vader", ma sono al tempo stesso contento di averla recuperata in questo bel volume di pregio, che esalta il lavoro superlativo di Checchetto, con tavole che sono pura estasi visiva, non solo da fan di Star Wars, ma del Fumetto in generale. I testi di Soule confermano la sua incisiva vena come scrittore, con dialoghi asciutti e mai banali, che ben si attestano ai personaggi mostrati, qui raccontati in quel periodo di tempo in cui Anakin era ancora il giovane apprendista di Kenobi, ma al tempo stesso mostrandoci una sfaccettatura dei due, se non propriamente inedita, quantomeno mai debitamente sfruttata.
L'avventura è serrata, dando piena carta bianca a Checchetto per imbastire tavole ricche di dettagli e di panorami mozzafiato, con azioni dinamiche e fulminee miste a sequenze più dialogate.
Da notare i volti dei due protagonisti, i cui tratti richiamano certamente gli attori a cui s'ispirano, ma al tempo stesso non sono mai semplici ritratti, ma caratterizzati da quella particolare nota personale del disegnatore, asciutta e riconoscibile.
Un volume questo che non può mancare nella collezione di ogni vero fan di "Star Wars".
Obi-Wan e Anakin: Scritto da Charles Soule e disegnato da Marco Checchetto.
Edito da Panini Comics


Anche per stavolta è tutto. Appuntamento al prossimo "Best Of"!
Se poi volete essere sempre aggiornati sulle novità del mondo Nerd e leggere le #ReceVeloce in presa diretta, non avete che da andare su:

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Vi aspetto!!
Ah, che sciocco, me ne stavo dimenticando: Tanti Auguri di Buone Feste a tutti voi lettori!!!





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