ANCORA UNO POI BASTA - The Terror

Il ghiaccio, così freddo, così brutale.
C'è qualcosa di atavico nell'uomo che sfida la Natura, che sfida sé stesso, rimanendo inevitabilmente vittima della propria cieca ambizione.
The Terror, la nuova produzione AMC che trovate già pronta per essere divorata su Amazon Prime Video (in America va invece in onda un episodio alla settimana), incontra la Storia, ci aggiunge il Fantastico e descrive una parabola umana di rara efficacia.

Quella che viene raccontata nelle dieci puntate di The Terror è la spedizione che nella prima metà del 1800 vide coinvolte le due navi più avanzate dell'epoca, la Herebus e la Terror (da qui l'ambivalenza di quel titolo così perentorio), partite alla ricerca del famigerato Passaggio a Nord Ovest e mai più tornate indietro.
Fin qui la storia vera, quella dedicata ai "fatti realmente accaduti".
Poi arrivò nel 2007 il romanzo omonimo di Dan Simmons, a cui la serie s'ispira.
Nel 2014 e nel 2016, ancora Storia, le due navi vennero ritrovate in quei freddi panorami artici, ma di questo, allo showrunner David Kajganich, penso sia importato poco, alla luce del racconto finito.
Perché quella che viene raccontata in The Terror è la storia di una ciurma di uomini, che per tre anni si ritrovano ad affrontare un nemico più grande di loro, sconosciuto, affamato di vita e di coloro che vogliono sfidarlo. E poi c'è pure un mostro.
Faccio della facile ironia, ma la verità è che qui, in maniera certosina, come un solido ingranaggio d'altri tempi, figlio moderno di quella narrativa d'Avventura di cui forse non si è ancora del tutto perso lo spirito e lo stampo, si è unito "Master and Commander" ad "Alien" e il risultato è quanto di più eccellente possiate vedere oggi sui vostri schermi.

Non è un caso, a parer mio, che uno dei produttori esecutivi della serie sia proprio Ridley Scott, l'uomo che con il primo xenomorfo ha saputo portare l'orrore là dove "nessuno può sentirti urlare".
Beh, fidatevi, anche tra i ghiacci perenni non è che ci sia tutta questa gente all'ascolto.
Si rimane intrappolati da The Terror, con queste dieci puntate che scivolano, non troppo veloci né troppo lente, con il giusto ritmo interpretativo per cesellare le figure di tre comandanti e un equipaggio, variopinto, dove il rischio di confondere i caratteri non lo si corre mai.
La bravura mostrata in fase di scrittura trova un giusto accompagnamento nella recitazione, dove autentici fuoriclasse dipingono, con solidi dialoghi e qualche sussurro a mezza bocca, un ritratto pieno e a volte impietoso di questi personaggi di fronte all'enormità della loro vana impresa.

C'è il Capitano a capo della spedizione, Sir John, a cui da volto il Ciaràn Hinds di Game of Thrones, un uomo ottimista, fiducioso in Dio e nella gloriosa investitura che li attende una volta tornati in patria. Fiducia mal riposta in sé e in ciò che il tanto anelato Destino ha in serbo per lui e per la sua tanto celebrata spedizione.
C'è il Capitano Crozier, che sfruttando le fattezze e il talento attoriale puro di Jared Harris, ci consegna il personaggio più difficile da inquadrare della serie, quello vittima del pettegolezzo dei marinai e dell'astio di alcuni, sopratutto di chi gli è superiore in comando.
E poi ci sono altre maschere, altri interpreti, chi buono, chi meno, chi disperato, chi arreso, chi ancora logorato dalla nostalgia e chi invece avvelenato dalla propria insita malvagità.
In questo senso, l'ho odiato lentamente, mano mano, puntata dopo puntata. non meno proprio per questo tendo il mio plauso ad Adam Nagaitis. Il suo Hickey, marinaio su cui lo scontro tra Uomo e Natura sembra tirare fuori un abisso carico di Male, forse troppo antico anche per quelle terre.

E il mostro? Direte voi.
C'è, lo si vede del tutto quasi verso la fine, appare, colpisce e scompare.
Rimane in una dubbia zona d'ombra tra qualcosa di alieno e uno spirito sciamanico.
Già, lo sciamanesimo Inuit. Qualcosa che all'interno di questa vicenda porta il Fantastico di cui dicevo sopra, ma senza mai invadere in maniera perniciosa la Storia, ma anzi, sottilmente accompagnando la visione come in un ballo vittoriano.
Il Mostro come metafora di noi stessi e del nostro buio interiore.
Un'idea forse non nuova ma di sicuro ancora bisognosa di essere raccontata bene.
Come nel caso di The Terror.
AMC ha voluto puntare su un investimento altissimo, degno di un simile prodotto.
Tutto è curato, dalle scenografie, ai costumi, persino i suoni delle navi, delle cambuse con quei legni scricchiolanti sotto i colpi incessanti di un ghiaccio assassino ed implacabile, anch'esso descritto con una cura particolare, centrata sul dettaglio, capace di far emergere prepotente quell'atmosfera.
Nulla è stato lasciato al caso, in un progetto che segue le orme dell'horror in televisione, ma cercando una via elegante, quasi sperimentale, in questi tempi di bulimia seriale.
Forse questo sforzo intellettuale non verrà premiato a dovere, ancora negli States sono fermi al quarto episodio mentre noi ne abbiamo già visto la fine completa.
Ma in ogni caso, "The Terror" merita la vostra attenzione e considerazione, perché è un bel cambio di prospettiva dal solito binge watching, dalla solita abbuffata di puntate dietro puntate.
Anche The Terror chiede di essere divorata, ma al posto di strafogarsi, per una volta, costringe lo spettatore a godersi ogni singolo morso, a sorseggiare di tanto in tanto una tazza di tè.
Arrivati alla fine, si respira serialità in modo diverso, in modo più attento, quel modo che ti fa apprezzare ogni singolo minuto di un'opera simile, creando quel desiderio mai domo di buone storie.
Voto massimo e pure la lode!

THE TERROR, disponibile la serie completa su Amazon Prime Video.
Una produzione AMC-Scott Free.
Basata sul romanzo omonimo di Dan Simmons.
Con Ciaràn Hinds, Jared Harris, Tobias Menzies, Adam Nagaitis.

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