RE-VISIONE - Solo: A Star Wars Story


Finalmente sono riuscito ad andare a vedere "Solo - A Star Wars Story".
Sfatiamo subito il punto principale: è un buon film?
Sì, decisamente.
Ron Howard è un elegante mestierante, e il film risulta essere un compito registicamente sin troppo "perfettino".
Non osa con soluzioni ardite (anche se una scena suona comunque decisamente cruenta, per quelli che sono gli standard della saga) e la sequenza del treno vale il prezzo del biglietto in un giorno di sconti al botteghino.
Altro punto di forza, se non di Forza, è il cast. Questo Solo è davvero ben accompagnato e i comprimari svolgono in maniera egregia il loro ruolo di rinforzo.
Ma è anche qui che casca il Tauntaun.


Perché è il film solista su Han Solo, il film che ne definisce il passato, quel passato di cui abbiamo solo potuto cogliere alcuni dettagli e mai veramente mostrato.
Momenti che dentro i nostri cuori di appassionati sono cresciuti nel tempo, carichi di un'aura di epicità tutta particolare.
In tutto questo, il film fallisce miseramente e non riesco a non vedere oltre.
La nascita dell'amicizia tra Chewbe e Han, la partita a carte tra Lando e Han.
Attimi che da soli dovevano scaldare il cuore, mostrandoci qualcosa che abbiamo sempre fantasticato di vedere, ed invece vengono gettati lì così, con fredda e scolastica nonchalance, senza coraggio e impegno, nè di scrittura nè di regia.
Pathos ed emozione dichiaratamente assenti.
In questo poi non aiuta il secondo punto dolente della pellicola, ovvero, ed è il paradosso, il suo attore protagonista.
Mi rendo conto, ed è ovvio e reiterato da tutti, che Harrison Ford è insostituibile, ma per quanto questo Alden Ehrenreich provi tutta una serie di smorfie, ammiccamenti e pose, manca totalmente di ogni carisma possibile, al limite dell'urticante.
Han Solo qui è ben lontano dalla canaglia dal cuore d'oro che ben conosciamo, anzi per come la vedo io, è Han Solo giusto perché lo chiamano così.
A parer mio, la più svogliata scelta di casting vista da tempo.
Una vera icona come Han meritava qualcuno dotato di naturale carisma, di un fascino capace di risaltare sullo schermo e sul pubblico, a dispetto degli altri caratteristi.
Senza dimenticare la nobile arte del saper recitare.
Bastino come esempio i personaggi di Woody Harrelson, Paul Bettany e Thandie Newton.
Poche scene, la giusta padronanza della scena e sfido chiunque a non serbare un ricordo diretto ed incisivo delle loro interpretazioni, anche dopo che le luci in sala si sono riaccese.
Eppure, e per onestà devo riconoscere che mi unisco anche io al coro dei complimenti, il film sferra la sua carta migliore con il Lando di Donald Glover.


Questo è quello che avrei voluto anche per Han.
Glover catalizza la scena e l'attenzione, riuscendo a non far rimpiangere Billy Dee Williams neanche per un attimo.
Avrebbe meritato miglior e maggior minutaggio, questo è sicuro.
A questo punto vorrete sapere di Emilia Clarke, alias Qi'ra, la controparte femminile di Han.
Qui invece mi discosto dalla massa: critiche senza fondamento.
La Clarke ci mette del suo, per quanto, inevitabilmente, su di lei gravi ancora la spada di Damocle dell'essere la Khaleesi del Trono.
Quindi, tirando le somme, che voto dare a questo "Solo"?
Oltre la sufficienza, anzi mi spingo ad un bell'8 pieno.
Il film, nonostante i due inciampi di cui sopra, scorre maledettamente bene, ripeto, la regia di Howard è scolastica ma ineccepibile, e alcune sequenze d'azione garantiscono quel sicuro divertimento che in un film di Star Wars non deve mancare.


La trama è sin troppo semplice e lineare, ma vederlo come un difetto è davvero uno sforzo.
Inoltre, e qui invece mi trovo soddisfatto appieno, il film cerca quella strada da Universo Espanso che "Rogue One" già accennava e che qui trova ulteriore compimento.
Mi riferisco al grosso colpo di scena che ha ammutolito tutti i fan in sala e che merita di essere scoperto col fiato sospeso dalla sorpresa.
Non dimentichiamoci, infatti, che questi capitoli "mezzani" sono pensati sì per un pubblico moderno, che cerca sempre di attrarre, ma in realtà vogliono essere la via di scampo per i vecchi fan, quelli che proprio non ce la fanno a guardare avanti con la nuova trilogia.
Insomma, per un film dalle traversie produttive sin troppo accentuate come questo, il risultato è comunque gradevole, seppur non memorabile come avremmo sperato.
Ma quindi, alla fin della fiera, Han ha sparato per primo?
Alla vostra domanda, rispondo con un'altra, conscio di farvi cadere in una trappola morale: Siete sicuri che abbia davvero importanza?

SOLO - A STAR WARS STORY
Diretto da Ron Howard
Con: Alden Ehrenreich, Donald Glover, Emilia Clarke, Paul Bettany, Woody Harrelson


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