RE-VISIONE - Jurassic World: Il Regno Distrutto

Il regno è distrutto, e non solo lui.
JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO: LA RECENSIONE


Facciamo un gioco: io vi racconto la trama di un film e voi indovinate il titolo.
C'è questa bella donna coi capelli rossi che viene raggiunta da una sua fiamma per una missione di salvataggio su di un'isola sulla quale vivono dei dinosauri ancora vivi.
Isola che ha già visto l'uomo scamparla per miracolo e tutt'altro che convinto a ritornarci.
Sul posto avranno a che fare con dei mercenari assoldati da un uomo senza scrupoli, il cui scopo è trarre profitto dai dinosauri, spostandoli dall'isola per portarli sulla terraferma, dove dei riccastri sono già pronti a fare affari con lui, speculando sulle povere bestie.
Fuori il film!
Come dite? "Il Mondo Perduto - Jurassic Park"?
Esatto!
Ora la cosa "buffa": la trama di "Jurassic World - Il Regno Distrutto" è praticamente la stessa!
Non scherzo, il plot è sostanzialmente identico, solo che stavolta c'è un vulcano in piena eruzione di mezzo.
Così come il primo "Jurassic World" era la versione steroidea di "Jurassic Park", questo nuovo capitolo del franchise prende una cosa già vista e la ripropone, pompando di effetti speciali il tutto senza soluzione di continuità.
Non ci voglio girare ancora intorno con l'ironia: "Jurassic World 2" è un brutto film, non ci sono reali scusanti in merito.


Tutto è svogliato, dalla sceneggiatura claudicante e con una sottotrama costantemente sul filo del possibile ridicolo (anche se penso se la terranno buona per il terzo capitolo), alla regia totalmente inadatta, sino all'interpretazione degli attori, davvero fuori forma.
Non pensavo fosse possibile sbagliare un film coi dinosauri, ma in pieno 2018 vengo smentito dalla realtà dei fatti.
Due ore di gente che scappa, grida, si commuove sin troppe volte per questi dinosauri condannati a morire (il che toglie ogni pathos alla cosa, a lungo andare), il tutto mentre ancora una volta ci viene propinata la storiella della genetica cattiva e dei mashup alla Frankenstein con la creazione di nuove specie.
Se l'Indominus Rex vi sembrava da sopracciglio inarcato, dovreste vedere l'IndoRaptor!
Il cambio di regia, come detto prima, non ha davvero aiutato.
Il film di Trevorrow, tre anni fa, conquistò il mondo perché riuscì nella non facile impresa di stupire il pubblico e alzare di poco l'asticella della sospensione dell'incredulità.
Traghettare nel mondo moderno quella fanciullezza che ci aveva fatto sognare negli anni Novanta.
Spielberg è un maestro, in questo caso inarrivabile, ma l'impegno profuso era comunque notevole, in più di un senso.
Stavolta però il "More of the Same" firmato Juan Antonio Bayona tende al ribasso catastrofico.
Sembra di trovarsi davanti ad una produzione della Asylum (quelli di "Sharknado", n.d.N), solo che con effetti digitali migliori.
Tolti quelli, sempre notevoli questo è vero, il resto è davvero misero.
Poi, certo, a ben scavare di cose buone il film cerca di inanellarne.
Dal discorsetto animalista, con l'interessante questione morale che da il via al film, se salvare o meno i dinosauri, vista l'opportunità di farli sparire sotto la lava del vulcano, ad un paio di sequenze dalle venature horror, che cercano nuovamente quel mood da "leggero brivido sulle nostre giovani schiene" che un poco si era perso per strada.
Ma non bastano certo una zampa artigliata ed una bambina urlante per riuscirci.


Stavolta, per quanto cerchi sempre di fare l'avvocato del diavolo, il film arriva alla sufficienza minima categorica per non essere bocciato.
Un 6 risicatissimo, e solo per gli effetti digitali.
Quale che sarà il destino al botteghino, viene da chiedersi se non sia ora che anche sul franchise stesso cali la gogna dell'estinzione!

Ora, la recensione è finita, ma c'è un punto su cui voglio ironizzare/polemizzare.
Ma è palesemente SPOILER, una considerazione extra che nulla aggiunge a quanto detto, quindi se procedete con la lettura, dopo le note, fatelo a vostro rischio e pericolo

JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO
Diretto da Juan Antonio Bayona.
Con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard

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La questione della bambina clonata. A parte prendere gli spettatori per stupidi, come che la rivelazione, fatta peraltro in un momento assurdo della pellicola, fosse chissà quale sorpresa, dato che lo si intuisce subito da praticamente un paio di frasi dette dal vecchio.
A parte questo, dicevo, le inquadrature finali, reiterate, degli occhi della ragazzina, quasi in parallelo con quelle dei dinosauri, ci fanno pensare che, per portare a termine la clonazione, è probabile sia stato usato DNA ricombinante di dinosauro, e che quindi la bambina sia geneticamente portatrice di un patrimonio genetico simile.
Quanto vogliamo scommettere che, previo insegnamento di Owen (il personaggio di Chris Pratt), la bambina nel terzo capitolo svilupperà una sorta di naturale empatia con i grandi rettili, portando il mondo ad un nuovo grado di evoluzione naturale, spingendo quindi la lotta contro i dinosauri e gli uomini verso un nuovo equilibrio tra spodestati e spodestatori?
Una sorta di Jurassic World War, in pratica!

Commenti

  1. Mamma mia, ma perché... che dispiacere.
    Non sopporto quando una saga prende questa piega... mi hanno già rovinato Independence Day.
    Jurassic World 1 era comunque molto bello: un Jurassic Park con variazione (lì il parco esiste già) e con molti omaggi... perché buttare tutto sulla fantascienza spinta? :o

    Moz-

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    Risposte
    1. Purtroppo, proprio come i disastri genetici mostrati nel film, è il risultato di una sfortunata commistione tra volontà di continuare a sfruttare qualcosa che ha già dato tutto quello che poteva e di forzare la mano alle storie in nome di un Dio Denaro sempre più avido...

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  2. Appena uscito dalle sale, mi imbatto in questa recensione per cercare lumi proprio sulla bambina clonata. E guarda caso, li trovo. Ma la domanda resta...perché?!?!? Se ne sentiva così tanto il bisogno pure di un clone umano?! Capitolo scadente, da salvare solo per la grande partecipazione di molte varietà di dinosauri, ma, per il resto, film del tutto scontato dalle tematiche trite e ritrite e quelle poche sorprese sono qualcosa di assurdo e senza senso che lasciano sgomenti e disturbano, quasi provenire da altri film di fantascienza (Alien...).
    Devo ancora capire poi perché su 2h + di film che parla di dinosauri "brutti, cattivi e selvaggi" 2/3 viene pressoché girato dentro le mura di un palazzo facendoli apparire troppo artificiosi e facendoli perdere la loro essenza di dinosauro. Film caotico e confusionario buono solo per chi ama l azione a tutto spiano senza senso.

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