#ReceVeloce - The Best Of (24/12/17 - 06/01/2018)



Salve a tutti, in questo primo appuntamento del 2018 con il "Best Of" di #ReceVeloce, la rubrica di recensioni veloci che trovate sui profili social de "Il Nerdastro".
Prima però devo fare una pubblica precisazione, riportando per esteso un post di scuse che ho pubblicato sulla pagina Facebook de "Il Nerdastro":

"A volte penso sia giusto sapersi guardare indietro, capire il proprio errore e chiedere scusa.
Ammettiamolo, è la cosa più difficile del mondo, ma saper riconoscere un limite al proprio operato permette anche di agire poi nel modo migliore.
Qualche tempo fa ho postato una recensione, usando toni duri, esprimendo un concetto personale, come in fondo ogni recensione è, ma senza quella lucida pacatezza che cerco sempre d'impormi.
Perché è prima di tutto una questione di rispetto per i lettori, per chi ha voluto darmi la sua fiducia, mettendo "Mi Piace" alla pagina.
I toni devono essere quelli giusti e, su saggio consiglio di qualcuno con più esperienza, posto di fronte al proverbiale senno di poi, ho rivisto e ridefinito il mio operato, cogliendo dove avevo sbagliato.
La mia recensione era negativa, e tale rimane.
Su questo voglio esser chiaro, non mi tiro indietro e non lo farò mai.
Avrei però dovuto usare altri modi, magari rifletterci un secondo in più e anche un altro ancora, prima di premere "Invio".
Perché, altro punto importante, è che NON intendevo né intendo arrecare MAI dolo a nessuno.
Solo dare la mia opinione, fornendo anche una personale chiave di lettura, quando possibile.
Questa è una pagina pubblica, non il mio personale profilo.
Quindi, anche se di solito, nella vita reale, sono uno che soppesa sempre le parole, qui devo farlo doppiamente.
In quella particolare occasione non l'ho fatto.

Amo le mie passioni e per troppa passione ho usato dei toni e dei modi non consoni.
Questo è il punto ed è per questo, e solo questo, che chiedo scusa.
Non affannatevi a cercare la recensione in questione, è stata eliminata, per il rispetto ai lettori di cui sopra.
Non ho mai amato i flame, e mi dispiace essere stato io, seppur, lo ripeto, SENZA VOLONTA' DI DOLO ALCUNO, a crearne uno.
Il mio impegno è quello di migliorare, costantemente.
Non sono nato con le risposte in tasca, come tutti.
Non sono un fine giornalista, spero un giorno di diventare uno scrittore, uno di quelli veri, ma per il momento sono solo uno che ama scrivere e condividere con voi ciò che ama.
Cerco solo di mettere la mia cultura nerdastrica al vostro servizio, insomma.

E' in virtù di questo, che arriva questo monologo.
In virtù di un'onestà che voglio avere con voi lettori.
Perché si dice sempre che è più facile chiedere perdono che permesso.
Ma non è vero.
Perché io il permesso lo chiedo eccome, quando mi regalate il vostro tempo e leggete quel mio post, o articolo, o recensione ed è anche più difficile chiedere ora perdono.
Perdono perché meritate il meglio da me e da ciò che vi propongo, sempre.
Il mio è un impegno costante, come detto, di crescita.
Si può sbagliare, come tutti.
Si può chiedere scusa, come molti.
Si può sempre cercare di dare il massimo, come pochi.
Io sono e voglio essere uno dei pochi.
Ho inciampato, può capitare, la mia corsa non si vuole arrestare e spero che voi vogliate rimanere in gara con me.
Non prometto certo una coppa alla fine, ma di sicuro di darvi sempre ciò che meritate, il mio assoluto e più totale Rispetto."

Detto questo, andiamo a cominciare!

KLAUS
Lettura perfetta per questo giorno di Festa, "Klaus" di Gran Morrison e Dan Mora è un gioiello a fumetti di quelli veri, che in occasione del Natale Panini Comics ha proposto in un bel volume cartonato che racchiude la saga completa.
Quello che colpisce di questo "Santa Claus Year One" è lo spirito totalmente mainstream che avvolge la scrittura di Morrison, l'autore che più di altri riesce a concedersi di poter passare da picchi di elevato lirismo e poesia in opere come "Arkham Asylum" a potenti albi carichi di iconici colpi di scena da fumetto popolare come il suo celebratissimo ciclo per gli X-Men della Marvel.
Uno spirito fatto di azione tamarra, sequenze notturne prese di petto da una storia di Batman, ma anche, ed è qui che ritroviamo una certa cifra stilistica dell'autore scozzese, misticismo e sciamanesimo in salsa nordica.
E' un coacervo di varie influenze, un Morrison che celebra il Natale alla sua maniera, giocando col Mito, rileggendone le origini, ponendolo contro un malvagio tiranno, traviato da una oscura voce che richiama dal fondo di una miniera.
Non dirò altro sul villain, vi lascio la sorpresa, ma sappiate che, se siete appassionati dei miti e leggende del Natale, arrivarci sarà divertente e piacevole, man mano che la lettura procede.
Non si è fatto mancare nulla, Grant Morrison, in questa storia buonista e celebrativa, ma anche un pizzico cattivella ed ironica.
Esatto, ironia centellinata, sapiente e con un ottimo tempo.
Le magistrali (non a caso, premiate) tavole di Dan Mora danno al tutto un sapore proprio tra il Cinema e la Fiaba, affascinando e dando a questo muscolare Klaus la giusta aria da Eroe, che mai ci saremmo aspettati dal grasso barbuto delle pubblicità.
Una storia che v'invito a recuperare, Natale o meno, perfetta anche per il sovversivo che si lancia alla lettura in quel di un afoso Ferragosto.
Una storia che scalda il cuore, direste, ma in realtà da sopratutto pace alla mente, sempre vorace, di storie belle come questa.
Voto 9
Klaus: scritto da Grant Morrison, disegnato da Dan Mora. Edito a Panini Comics


DARK
Lo so che state per dire: "Alla buon'ora".
Avete ragione, due settimane dopo il debutto finalmente ho completato la visione della prima stagione di questo già sin troppo celebrato Dark, la nuova serie Netflix di produzione tedesca.
Arrivo tardi e molti altri hanno già minuziosamente fatto l'autopsia a questo mistery che parla di viaggi nel Tempo, di paradossi e di intrecci tra passato, presente e forse futuro.
L'ho centellinata, per un motivo o per l'altro.
Grazie a questo però ho potuto assaporarla lentamente, una volta tanto, nonostante la regola non scritta del binge watching bulimico imposta da Netflix.
In questo modo ho potuto cogliere la piena essenza di questo serial.
Essenza fatta di personaggi, dettagli, storie raccontate che s'incontrano e scontrano.
Di per sé l'escamotage da cui parte tutto è anche abbastanza banale, a ben rifletterci.
Un bambino scompare misteriosamente.
Il motivo di tale scomparsa è presto detto, sin dalla prima puntata.
Si entra in questa grotta, che funge da ponte spazio/tempo e ci si ritrova nel passato.
Non ci sono strani macchinari o altro. "Solo" una grotta.
Da questo prendono il via determinati e ben costruiti meccanismi soliti del genere, qualcuno strizza anche l'occhio ad una delle più famose saghe di viaggi temporali, e una sorta di schematico uroboro, un serpente che continua a mordersi la coda, all'infinito.
Uno schema fatto di personaggi drammaticamente pensati, con caratteri ben definiti, che avanzano, evolvono, che ci vengono mostrati, con un lavoro di casting maledettamente attento, nel prima e nel dopo.
Dalla giovinezza all'età adulta e viceversa, facendoci capire come tutto si è posto naturalmente su una invisibile scacchiera, come certi corsi debbano necessariamente farsi ricorsi per poter così essere evidenti, netti, al di fuori di ogni errore.
Ci sono gli attori, tutti bravissimi, ma sopratutto c'è lei, la provincia tedesca, mai così ben rappresentata.
Una Foresta Nera che si addensa di pioggia costante e di paura, quella vera.
Quella che ti entra nelle ossa, che ti avvolge con il suo manto.
Un paura di vivere, di morire, di rimanere soli, di viaggiare e non tornare, di aver sbagliato tutto, e quella più forte di tutte, la paura di amare.
Sullo sfondo una centrale nucleare, situata nel nulla, alla periferia di questo paesello sperduto, di quelli in cui raramente capitano stranieri.
Forse la centrale è la causa primaria del mistero, o forse no, forse tutto ha radici più profonde.
La spiegazione, o una parvenza di essa, si fa via via più ampia, più articolata, non sfuggente se si utilizzano attenzione e ragione, ma di sicuro solida e fondata, pregio questo assoluto.
Si gioca a capire quando è nato l'uovo o se la gallina è mai davvero esistita.
Il racconto è semplice e complesso al tempo stesso, come le persone che lo abitano.
Perché, come in altre opere di questo tipo (impossibile non pensare a Lost, in questi termini), a contare non è tanto la spiegazione, la risoluzione del bandolo della matassa, quanto il viaggio.
Affascinante, oscuro e intelligente. I personaggi non sono blandi o anonimi, ma hanno tutti qualcosa da dire, che sia un segreto o una dichiarazione di sé e dei propri ricordi e rimpianti.
"Dark" è una serie da scoprire, per tutti questi motivi.
Non un Capolavoro in termini, sia chiaro; per certi versi, il citato Lost oppure quell'immenso pezzo di Arte televisiva che è stata la terza stagione di Twin Peaks, andata in onda questo stesso anno, hanno tutti i meriti per permettersi di fagocitarlo in un sol boccone.
Ma rimane un'ottima proposta, di quelle importanti.
In primis, perché è una produzione europea, non faraonica, ma costruita con amore per la Scienza, fanta o meno che sia. Qualcosa che Netflix può ben considerare come un fiore all'occhiello.
In secondo luogo, perché di questi tempi, in cui mistero purtroppo fa rima troppo spesso con pochezza e soliti e triti effetti speciali, è bene ricordare che saper incatenare il pubblico ad una storia è qualcosa di dannatamente complesso ma anche semplice, sotto l'ottima messa in scena.
Come questo racconto.
Come entrare in una grotta e ritrovarsi dall'altra parte del Tempo.
Dark: prima stagione completa disponibile su Netflix. con Sebastian Rudolph e Oliver Masucci.


DEADPOOL #40
(LO SPECIALE DI NATALE DI SPIDER-MAN/DEADPOOL!)
Sono due dei miei eroi preferiti, ergo se proprio devo consigliarvi uno Special natalizio delle Feste, trovo che quello di Spider-Man/Deadpool dello scorso anno sia decisamente il più adatto.
Lo trovate sul numero ora in edicola del quindicinale del Mercenario Chiacchierone.
Lo firmano Nick Giovannetti e l'attore comico Paul Scheer insieme col disegnatore Todd Nauck, il cui tratto, muscolare e cartoonesco insieme, è davvero l'ideale per una storia in cui i due eroi si ritrovano ad unire le loro solitudini alla Vigilia, per affrontare niente meno che Saturno, tornato a reclamare quei Saturnali che, anticamente, erano l'odierno Natale.
Una corsa folle, lunga una notte, per convincerlo che la Festa si è solo evoluta, non persa per sempre, e quindi evitare un massacro di innocenti newyorkesi.
Naturalmente, quando si tratta di due fuoriclasse come Peter e Wade insieme, l'ironia iconoclasta e la follia paradossa la fanno da padrone.
Si ride tanto, spesso e molto volentieri.
Due sequenze da segnalare: l'iniziale scambio di regali con gli altri eroi Marvel e quella nella bisca clandestina, con Spidey ebbro di bibita energetica.
Se volete una lettura leggera leggera, con cui celebrare questo clima natalizio, questo è l'albo che fa per voi.
PS: questo numero contiene anche lo Special di Natale di Gwenpool (niente di che, anzi abbastanza inutile e non all'altezza dei picchi geniali raggiunti dal personaggio) e uno di Deadpool dedicato ad... Halloween! Lo so, ha poco senso ma Wade Wilson se lo può permettere, unica regola, come sempre, divertire senza inibizione.
Lo Speciale di Natale di Natale di Spider-Man/Deadpool: scritto da Nick Giovannetti e Paul Scheer, disegnato da Todd Nauck. Edito da Panini Comics.


SECRET EMPIRE #3
Numero estremamente transitorio, questo terzo capitolo della saga imbastita da Nick Spencer.
Ci vengono mostrate varie situazioni, pura estensione di quanto anticipato nelle parti precedenti.
Il destino degli eroi imprigionati nello spazio, sempre più precario, l'addestramento dei giovani eroi ribelli insieme a Vedova Nera e i tentativi da ambo le parti in conflitto di recuperare i frammenti del Cubo Cosmico.
Alle matite, ancora Andrea Sorrentino e Rod Reis a reggere le fila visive di un discorso improntato stavolta solo sulla narrazione, con tavole di puro stile artistico.
Un numero di passaggio, come detto, importante espressamente solo per le sequenze oniriche illustrate da Reis e per l'ultima tavola, con un colpo di scena che troverà soddisfazione prossimamente.
Nel capitolo #4 state all'erta: avremo il primo scontro tra Cap e gli Avengers ribelli!
NOTA A MARGINE: SECRET EMPIRE (PFCBD)
Spero abbiate recuperato l'albo omaggio nelle fumetterie durante il Panini Free Comic Book Day, dedicato a "Secret Empire", con l'importante inedito dedicato alla caduta degli Eroi a New York e la scoperta del tradimento di Cap.
Un storia breve ma intensa, sempre opera di Spencer e Sorrentino, che nelle ultime pagine mostra tutto il suo potenziale drammatico.
Ne parlo ora, perché prossimamente, ciò che viene enunciato in queste pagine, avrà il suo peso sugli eventi a seguire.
Secret Empire #4: scritto da Nick Spencer, disegnato da Andrea Sorrentino e Rod Reis.
Edito da Panini Comics


KINGSMAN: IL CERCHIO D'ORO
E' sempre difficile tornare sul luogo del delitto, soprattutto quando si tratta di qualcosa di unico, a suo modo.
Il primo "Kingsman" che, dopo un'inizio preso di petto dal fumetto originale di Mark Millar e Dave Gibbons, prendeva poi una strada tutta sua, dimostrò che un'idea folle ha bisogno di qualcuno di altrettanto folle dietro la macchina da presa per poter rendere appieno sul grande schermo.
Ne scaturì un film d'azione esagerata, divertente e destinato a rimanere come un piccolo Cult.
Il successo e il passaparola sono stati tali che si è voluto replicare, coinvolgendo nuovamente tutta la squadra di agenti segreti più eleganti di sempre.
Matthew Vaughn gioca al rialzo, stavolta.
Ancora più volti noti (a voi il piacere di scoprirli tutti), ancora più colpi di scena ma anche qualche piccola debolezza strutturale per una cavalcata lunga più di due ore.
Indubbiamente, con uno script creato di sana pianta per questo sequel non tutto poteva essere perfetto, anche perché toccava alzare l'asticella e in quel caso superare il limite è davvero un pericolo nascosto dietro ogni angolo.
Ma, mai come in questo "Il Cerchio d'Oro", il termine "americanata" è stato calzante.
Il centro della bussola si sposta appunto all'America, nuove alleanze si creano, vecchi amici ci salutano e qualche stravaganza ulteriore si prende il suo spazio sullo schermo.
Mancano dei momenti decisamente memorabili, di quelli che rimangono anche dopo i titoli di coda, come fu per il primo film.
Ma al tempo stesso due cose sono comunque meritevoli di un plauso: la villain di Julianne Moore, glaciale donna tutta sorrisi da casalinga anni '50 e spietatezza, e la partecipazione di un totalmente sopra le righe Sir Elton John; non chiedetemi perché è in questo film, ma c'è ed è uno spasso vero!
In tutto questo la figura del leone la fa comunque il Matthew Vaughn regista (più che sceneggiatore): la parte iniziale e finale del film sono puro talento visivo messo in pratica, di quelle che vi sfidano a staccare gli occhi dallo schermo, se ci riuscite.
Insomma, un sequel promosso, in attesa e nella speranza di vedere prima o poi un terzo capitolo, magari conclusivo.
Voto 7½ /8 ... e ricordate "I modi definiscono l'uomo"!
Kingsman - Il Cerchio d'Oro: diretto da Matthew Vaughn, con Taron Egerton e Colin Firth.


DIABOLIK #851
(CAPPIO ALLA GOLA)
Le storie doppie su Diabolik, in 851 episodi, sono pure eccezioni alla regola ferrea.
Piccoli eventi sempre molto particolari, con un Giallo a Fumetti che non si accontenta delle canoniche 120 pagine e si sviluppa su due numeri.
Non sempre però son state delle gran letture, in almeno un paio di occasioni recenti si è trattato di idee sprecate oppure di un vuoto ripetersi di situazioni, allungate su due albi.
Quindi quale responso attende questa nuova storia doppia?
Per un giudizio definitivo dovremo attendere un mese, per il momento questo primo capitolo può definirsi promosso.
Molto interessante il plot imbastito da Faraci; abbiamo un serial killer, ribattezzato dalla stampa Il Viaggiatore.
Colpisce anziane donne sole, strangolandole con una garrota e portando via dei trofei, di solito un gioiello appartenuto alla vittima.
Uno di questi interessa molto anche Diabolik.
Vero perno di congiunzione della vicenda sarà però Ginko, mai così granitico nella sua lotta al crimine, più che mai determinato a portare dietro le sbarre Il Viaggiatore.
"Cappio alla gola" pone le premesse e lo fa egregiamente.
Faraci su Diabolik ha sempre degli ottimi spunti (più che su Tex, per dire), soprattutto nelle storie lunghe del Grande Diabolik.
Lo dico non a caso.
Perché alla fine dell'albo ci si ricollega ad un GDK, quello estivo di due anni fa, "L'Uomo che non conosceva Diabolik", scritto proprio da Faraci.
Altro non dico per evitar grossi spoiler.
Ai disegni ritroviamo Barison, sempre un piacere vederlo sul Re del Terrore, anche se in una prova dal tratto meno convinto del solito, anche per l'intervento di Montorio e Merati.
Di sicuro il 2018 diaboliko pare partire bene.
E chi ben comincia...
Cappio Alla Gola: scritto da Tito Faraci e disegnato da Emanuele Barison. Edito da Astorina.


TOPOLINO #3240
(DONALD QUEST - EPISODIO 1)
L'ultima ReceVeloce del 2017 la dedico alla nuova saga presentata su Topolino, la fantasy "Donald Quest".
Quest'anno è stato foriero di grandi storie per il Topo e questa nuova epopea, che inizia proprio adesso, a cavallo tra il vecchio e nuovo anno, decisamente è un bel modo per continuare sul solco della qualità.
A realizzare questo omaggio al fantasy steampunk e magico sono Stefano Ambrosio e Andrea Freccero.
"Donald Quest" si presenta sin da subito come un nuovo universo con regole e stilemi ben chiari e definiti, frutto di un sicuro e pianificato lavoro di sceneggiatura e disegno.
Una saga dove Freccero può dare pieno estro con Topi e Paperi, dato che, in questo mondo di assoluta fantasia, Paperino è il protagonista principale, ma tutto il mondo Disney è comparsa, sin da questo primo episodio, che vede Topolino agire di concerto contro i Bassotti e Amelia, alleati in nome di un oscuro signore dalle fattezze celate, ma dall'identità facilmente indovinabile.
Un mondo che conquista questo, e mette subito le ali all'avventura e al divertimento.
Previsione facile: al termine di queste cinque puntate, sono pronto a scommettere che Donald Quest saprà ricavarsi un posto nel cuore dei lettori, al punto da chiederne un sequel!
Che la caccia ai Meteorbeast abbia inizio!!
Donald Quest Episodio 1: scritto da Stefano Ambrosio e disegnato da Andrea Freccero.
Edito da Panini Comics.


Anche per stavolta è tutto. Appuntamento al prossimo "Best Of"!
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