RE-VISIONE - Star Wars - Gli Ultimi Jedi


Avete presente Ebenezer Scrooge de "Il Canto di Natale" di Dickensiana memoria?
Vi vedo perplessi, lasciate che vi spieghi.
Sono un vecchio spettatore di "Star Wars", non ne ho mai fatto una religione, ma l'ho sempre amato.
Penso che per ogni Nerd(astro), la saga creata da Lucas abbia un suo sicuro posto nel cuore.
Specialmente per chi, come me, ha oggi la sua bella età.
E che, ovviamente, inevitabilmente, vede un nuovo episodio di "Guerre Stellari" come una grande festa, con tutto il baraccone colorato di spade laser e avventura che si porta dietro.
Ma i tempi sono cambiati, il modo di vedere le cose cambia, e per quanto vogliamo pensarci moderni e aperti, dentro di noi, l'abitudine e il ricordo finiscono per inaridirci un poco.
"Episodio VII - Il Risveglio della Forza" mi aveva convinto sin da subito, richiamava certe atmosfere, certi luoghi comuni e, seppur aggiungendo del suo, finiva inevitabilmente per cullarci tutto il tempo con quella sensazione di già visto.
In qualche modo, pareva dire che la nuova trilogia sarebbe stata pensata per attirare i giovani, ma facendo sì che i vecchi si trovassero a casa.
"Episodio VIII - Gli Ultimi Jedi" manda questo concetto ipotetico a farsi benedire, dice chiaro che stavolta non vedremo uno spettacolo consolatorio, che siamo ad un punto di svolta, oltre il quale c'è un nuovo ignoto, una nuova crociera tra le stelle, dipende solo da noi  se vogliamo veramente salire a bordo.
Per i primi momenti, mi sono sentito spaesato, non inviperito certo, ma in qualche modo, dopo le battute ironiche gettate con fiera e giovanile nonchalance, il vecchio Scrooge in me ha sentenziato, bisbigliando, "Bah, bubbole!".
C'era qualcosa di strano in quello che vedevo, affascinante, ma al tempo stesso estraneo, lontano.
Eppure, mi sono lentamente ricreduto, lentamente il film mi ha mostrato le sue carte, la sua visione, magari incespicando in alcuni attimi, ma deciso a portarmi dove voleva.
E come il personaggio di Dickens coi tre fantasmi, anche io, alla fine ho riscoperto la gioia nel cuore.
E' il giorno di Natale, e Star Wars è davvero ritornato!
E ora vi spiego perché.


Non tutto è perfetto, s'intende, ma quello che colpisce maggiormente è l'intento dissacrante.
Le battute ironiche, la progressiva intenzione di sorprendere lo spettatore più fedele, di disattendere le sue aspettative, di prendere quanto visto poco prima come un dogma intoccabile e gettarlo metaforicamente da una rupe, di realizzare qualcosa che non è più semplice remake mascherato, ma il primo, vero, capitolo di qualcosa di nuovo, fresco, che porti avanti quanto detto in precedenza, non dimenticandolo, ma aprendosi nuove strade sconosciute.
Nuove strade che lo spettatore di oggi accoglie con entusiasmo, ma che la vecchia guardia inevitabilmente si ritrova a non sentire come proprie, e quindi a chiedersi se ne valga ancora la pena.
La mia risposta a costoro è: Sì, ne vale assolutamente la pena, credetemi.
Perché Star Wars ha ritrovato la sua spinta originaria, quella di stupire, quella di portarci a vivere avventure spaziali in galassie lontane lontane e di volerne ancora, di saperne e di emozionarci una volta di più.
Alla fine ho ritrovato il giocattolo che temevo di aver perso, ed invece ha solo cambiato forma.
Ad un certo punto, è il film stesso a dirlo: "Il vecchio deve morire per lasciare il passo al nuovo".
E' quello che avviene letteralmente. Il giovane vuole dimostrare di valere, e per farlo deve necessariamente dire a ciò che è stato di farsi da parte.
Non è un percorso facile, anzi, pensandoci bene, viene da chiedersi se l'intento non fosse questo sin dall'inizio. Creare un cammino graduale, pensato per traghettare il brand, e con esso il pubblico, verso una nuova visione, figlia del suo tempo, del nostro tempo.
Un piano ben preciso, dove la saga principale cerca nuovi allievi Jedi, nuove menti da irretire con il suo fascino senza tempo. Chi ci è già stato e vorrà rimanere è il benvenuto, per tutti gli altri filo-nostalgici, al massimo, resterà il piacere di andare a vedere gli spin-off (riguardare l'ottimo "Rogue One" sotto quest'ottica lo fa apparire ancora più intenso, e anche il prossimo film sul giovane Han Solo fa ben sperare in questa prospettiva).


Ci sarebbe da analizzare tanto, e nel dettaglio, ma non me la sento di farlo, almeno non ora, per rispetto a tutti coloro che andranno al cinema in questi giorni e che meritano di seguire il proprio personale percorso di visione (è anche per questo che le immagini dell'articolo sono tutte prese da poster pubblicitari visti e ben noti).
Ma alcune cose vanno comunque necessariamente dette, per dovere cinefilo.
Registicamente, Rian Johnson non forza troppo la mano e il film non mostra mai particolari guizzi in questo senso. Ma al tempo stesso, riesce a fornirci alcune immagini spaziali, intese anche come luoghi e ambientazioni, assolutamente notevoli, di quelle che è stato un piacere scoprire e ammirare.
Due su tutte: la città casinò della seconda parte, quella più narrativa, e l'abbagliante piana di sale, con i suoi toni di rosso e bianco, del gran finale, che rimarranno impresse a lungo.
Ci sono poi delle aggiunte al cast importanti, anche in termini di attori coinvolti, ma la Rose Tico di Kelly Marie Tran sbaraglia tutti, prendendosi subito un piccolo pezzo di cuore di appassionato.
Rimane il cruccio del perché, ancora, non s'investa abbastanza in effetti speciali, data l'importanza di questa epopea, e alcuni sono davvero al limite dell'imbarazzante, non esagero.
Eppure, nonostante gli inciampi e le piccole incertezze, un nuovo percorso viene tracciato.
Si è preso ciò che serve, si è lasciato andare ciò che non è più necessario.
Quanto questo ci porterà lontano è ancora presto per dirlo, forse, ma appare chiaro che il prossimo capitolo, il finale di questa trilogia, sarà qualcosa che narrativamente ci sorprenderà.
Nel bene o nel male, ma è assoluta certezza.
Ma per il momento possiamo solo goderci a pieno questo spettacolo e decidere quanto questa Nuova Speranza abbia la Forza di ricordarci che l'Ultimo Jedi non è mai veramente l'ultimo!
Accorrete gente, accorrete! E' Natale! E' Star Wars!

STAR WARS - GLI ULTIMI JEDI
Regia di Rian Johnson
Cast: Daisy Ridley, Mark Hamill, Adam Driver, Carrie Fisher, John Boyega.


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